
gabriele clima


Eleonora Rizzoni, Letturacandita «Continua a camminare»
Argomento molto difficile da affrontare, quello della guerra e dei bambini che ne sono coinvolti. È quindi una sfida coraggiosa quella raccolta da Gabriele Clima in un romanzo breve, Continua a camminare, pubblicato da Feltrinelli nella collana Up. Racconta, con apprezzabile asciuttezza, le vicende di due ragazzini: entrambi tredicenni, entrambi coinvolti a diverso titolo nel conflitto. Il primo, Salìm, segue il fratello nelle sue spedizioni a caccia di libri, con l'intenzio
Monica Tappa, Zero 14 «Continua a camminare»
Continua a camminare non è solo il titolo di questo romanzo di Gabriele Clima, autore Premio Andersen 2017 categoria + 15. È come un ritornello detto da una voce che torna dopo aver fatto il giro attraversando scorci di vita. È il senso di questo libro. La sua ombra. Il suo sentiero. È la melodia portante che a tratti prende timbri opachi e a tratti striduli. E in alcuni momenti si veste di paura e polvere. C'è la guerra e ci sono due storie che corrono parallele e distanti.
Alessandro Moscetti, Storie a colori «Continua a camminare»
"Da non crederci. Sono sola, di notte, nel deserto, e cammino insieme ad uno sciacallo. Da piccola Khalid mi diceva che gli occidentali sono un po' come gli sciacalli; creature subdole che arrivano in silenzio, dal deserto, e non li vedi perché aspettano nel buio il momento giusto per saltarti alla gola; e come i caproni, perché non conoscono la bellezza di Dio. Un po' sciacalli e un po' caproni, come gli occidentali, mi diceva. E io me li immaginavo come creature con le za
Lisa Puzella, Mangialibri «Continua a camminare»
Salìm cammina nel deserto insieme a suo padre. Puntano verso l’Europa e ogni mattina si illudono che la linea sottile dell’orizzonte oltre la quale c’è la salvezza, si faccia un po’ più vicina. Ogni mattina, con solo il tepore di una tazza di tè per sciogliere il gelo della notte dalle membra intirizzite, Salìm osserva i compagni di viaggio, mentre la sua mente non riesce a staccarsi da suo fratello. Abèd, il suo bellissimo, coraggiosissimo fratello, che ha vissuto poco
Giulia Gioffrè, Leggere a colori «Continua a camminare»
Dallo sfondo del conflitto siriano emergono due storie, due vicende di cronaca recuperate da un quotidiano, attraverso le quali si raccontano quelle storie di uomini, bambini e donne che vivono sotto i bombardamenti, la storia di chi ha un unica speranza per sopravvivere: mettersi in cammino. “No, Salìm, non rubo i libri dalle case,” dice. Mi guarda. “Li salvo, fratellino, li salvo dalla guerra.” Come si può salvare quello che è dentro di noi, la nostra anima, la nostra umani
Roberta Favia, Testefiorite «La stanza del lupo»
Come promesso, questa settimana restiamo nell'ambito 'romanzi per ragazzi un po' scuri'. Vi propongo un romanzo di Gabriele Clima edito da San Paolo, su cui ho dovuto rimuginare a lungo prima di decidermi a scriverne. Si intitola La stanza del lupo e racconta di Nico e del lupo che abita la sua stanza, i suoi luoghi e soprattutto i suoi umori. Nico ha 16 anni e, come diversi ragazzi e ragazze della sua età cova rabbia e risentimento per lo più soffocati e repressi che quando
Angela Articoni, Letteratura per l'infanzia «La stanza del lupo»
«Il lupo era lì, a due o tre passi di distanza. La bocca aperta, le labbra nere sollevate sopra i denti. Fissava Nico, senza muoversi. E mentre papà gridava dandogli le spalle, Nico lo vide fare un passo avanti e caricare il peso sulle zampe». Nico e la sua rabbia. Un figlio, un padre e un lupo. Un sedicenne che urla, picchia, scaraventa banchi e disegna sui muri della sua camera. Un padre che lo contrasta, che non capisce, che chiama l'imbianchino, ogni volta, per far ridipi
Elena Comana «La stanza del lupo»
Ho letto “ La stanza del Lupo” 2 mesi fa. Un libro bellissimo e fortissimo che mi bruciava tra le mani. Ne scrissi impressioni a caldissimo, il mio essere era illuminato. Scrissi che le parole per descriverlo sarebbero arrivate con lentezza, e precisione. Speravo di essermela cavata così. Sintesi della sintesi della sintesi del mio sentire. Al contrario il viaggio era solo all’ inizio. Entrata nel Lupo, proseguii con “Continua a camminare” , dello stesso autore, un libro ch
Eleonora Rizzoni, Letteratura candita «La stanza del lupo»
Trovo particolarmente difficile trovare la giusta chiave interpretativa per raccontare l’ultimo romanzo di Gabriele Clima, La stanza del lupo, pubblicato dalle edizioni San Paolo. E’ un romanzo intenso, anche violento, se ci si vuole attenere alla storia in senso stretto. Ma è una fotografia iperrealistica di un determinato aspetto dell’adolescenza: la rabbia. Non la passeggera arrabbiatura, ma una forza prorompente che trascina il soggetto in una situazione apparentemente s
Monica Tappa, Zero14 «La stanza del lupo»
Fa un salto, Gabriele Clima, con il suo ultimo romanzo. Fa un salto nell'abisso e torna su. Lo dichiara lui stesso, in una pagina di ringraziamenti che da sola varrebbe il romanzo e svela il linguaggio segreto, il codice nascosto del romanzo di Nico. Di Nico e della sua rabbia. Di Nico e di quella sensibilità così esasperata da diventare violenta essa stessa. Capace però anche di scappare dalla stretta del fiato rotto delle parolacce sibilate tra i denti o urlate all'universo
Alessandro Moscetti, Storie a colori «La stanza del lupo»
Così Nico si sdraia a terra, e gioca con Claudia a lasciar sfilare le nuvole con lo sguardo. E gli sembra di toccare il cielo con un dito. La vita odora di sogno, d'amore, profuma di limone. Forse è solo un'illusione. Nico conosce un altro tipo di nubi, invisibili all'occhio umano; cupe e minacciose, offuscano l'animo. Sono quelle nuvole lì che, "quando si fermano", scatenano violenti temporali interiori; braccano il cuore, lo azzannano come farebbe un lupo, togliendo il r
Alessandra Starace, Tatalibro «La stanza del lupo»
Questo libro è una carezza. Lieve, delicata, dolce. Una carezza che lenisce le ferite. Le ferite di Nico, il protagonista della storia che non sa controllare la rabbia. Di Nico che non riesce a domare quel lupo che sovente si risveglia con esiti devastanti. È una carezza sulle spalle dei genitori che questa cosa la devono accettare per primi, perché sennò come fa ad accettarla lui. Una carezza a Claudia, la sua ragazza, che sa farsi stella luminosa in tutto quel buio, nero co
Fulvia degli Innocenti, Avvenire «La stanza del lupo»
Quando appare per la prima volta, il lupo sembra vero: uno di quelli che nell'Italia centrale escono dai boschi e si avvicinano pericolosamente all'abitato. Poi, mano mano che riappare, sempre in concomitanza con una reazione improvvisa del giovane protagonista Nico, capiamo che è la metafora della sua rabbia cieca, che lo porta a reagire nei confronti dei professori, del padre, di se stesso. Nico ha due oasi felici nella sua giovinezza tormentata: la fidanzata Claudia, che l