Anselmo Roveda, Andersen «Il sole fra le dita»
Dario è un adolescente sfrontato, lo incontriamo in presidenza accompagnato dalla prof. Delfrati a prendersi una ramanzina. Non deve essere la prima. Lui, a detta della rof, del resto, è una mela marcia. E Dario sembra fregarsene anche questa volta. Non lo tocca nulla. Non si lascia toccare da nulla, neanche dalla sfuriata del preside. Non ci sono punizioni possibili per lui, e anche quella paventava e agita questa volta non sembra riguardarlo davvero. Gli toccherà entrare ne
Silvana Sola, Zazie News «Il sole fra le dita»
Dario non ha un buon rapporto con la scuola e la scuola non ha un buon rapporto con lui. E dopo l’ultima maniglia rotta arriva un incarico obbligato: il preside lo assegna al servizio scolastico che si occupa di studenti disabili. Dario si ritrova accanto a Andy, un ragazzo sulla sedia a rotelle, apparentemente incapace di comunicare con il mondo esterno. La quotidianità, le regole non discutibili, le prescrizioni mal si addicono alla vita di Dario, che le infrange portando
Caterina Ramonda, Biblioragazzi «Il sole fra le dita»
Per leggere questo libro dovete superare qualche stereotipo, tipo che i romanzi che hanno un forte argomento al centro poi suonino un po’ falsi, e succede talvolta. Dovete pertanto fare quel che fa il suo protagonista, Dario che a sedici anni, dopo l’ennesimo guaio a scuola, si ritrova assegnato al servizio assistenza studenti disabili: dovete andare avanti e considerare la situazione senza il pregiudizio di partenza. Dario ci ricorda nelle pagine iniziali Angelo, il protagon
Eleonora Rizzoni, Lettura candita «Il sole fra le dita»
Al protagonista di Il sole fra le dita, di Gabriele Clima, non verrebbe facile dare fiducia. Dario è un sedicenne dal carattere impossibile, quello che si potrebbe definire un ragazzo 'difficile', naturalmente portato a mettersi nei guai e ad attirare le ire di tutti gli educatori del mondo. Facile immaginare come gli adulti che lo circondano vedano di lui solo questo, magari con la piccola attenuante di essere stato abbandonato dal padre. E' proprio incappando nell'ennesima
Eleonora Rizzoni, Lettura Candita «Il sole fra le dita»
Al protagonista di Il sole fra le dita, di Gabriele Clima, non verrebbe facile dare fiducia. Dario è un sedicenne dal carattere impossibile, quello che si potrebbe definire un ragazzo 'difficile', naturalmente portato a mettersi nei guai e ad attirare le ire di tutti gli educatori del mondo. Facile immaginare come gli adulti che lo circondano vedano di lui solo questo, magari con la piccola attenuante di essere stato abbandonato dal padre. E' proprio incappando nell'ennesima
Sofia Gallo, L'indice dei libri «Il sole fra le dita»
Dario è "la mela marcia", la pecora nera della scuola e all'ennesima furia, condita con un'uscita plateale dalla classe e una maniglia rotta, finisce da Preside e viene assegnato al Servizio di Assistenza volontaria, che significa occuparsi sotto la guida di Elisa, l'assistente ufficiale, dei portatori di handicap, i più sfortunati della scuola, e in particolare di Andy, un ragazzo che pare "un gambo di sedano spezzato", immobile sulla sedia a rotelle, gli occhi rovesciati, l
Elisa Rossoni, Puer Ludens «Il sole fra le dita»
Dai, al diavolo la sedia, Andy, per un po’, senti anche tu un po’ di mondo vero sotto a quel sedere rinsecchito. Senti la terra, e il suo profumo, senti l’erba con le dita aperte, e il suo tocco caldo, e pieno, e giallo, come il sole. Lo senti, Andy, eh? Lo senti il sole tra le dita? Dario e Andy, “la mela marcia” e “il mezzo scemo”, sono i protagonisti di un viaggio in fuga da un mondo adulto che li definisce e giudica barbogiamente come ragazzi indolenti, insoddisfatti, “sd
Rossana Sisti, Scaffale basso «Il sole fra le dita»
Dario, sedicenne solitario e silenzioso, è in piena crisi. La vita, non fa che ripersi, gli va da schifo. Di suo padre, che se n’è andato tanto tempo prima senza neppure un perché, conserva ricordi a flash: lo chiamava Dario il Grande, lo portava al mare e gli prospettava un meraviglioso futuro. Poi un giorno, quell’uomo senza qualità è sparito e a Dario non è rimasto che un grande senso di colpa. A crescerlo da sola è toccato a sua madre, donna chiusa e di poche parol
Guia Risari «Il sole fra le dita»
Un romanzo sulla crescita, la scoperta di sé, la difficoltà di accettare la realtà, l'incontro con il diverso, che si pensa debole e si scopre poi forte, quasi soprannaturale. Pagine belle, sensibili e palpitanti di vita quelle di Gabriele Clima che non temono di parlare di disabilità e adolescenza difficile. Senza ipocrisia e senza inutili buonismi, con molto realismo e un grande amore per le transizioni. La voce dello scrittore è perfetta. IL SOLE FRA LE DITA Edizioni San P
Elena Corniglia, «Il sole fra le dita»
Testa calda, famiglia problematica e una certa propensione a infrangere le regole: questo è il ritratto di Dario. Almeno quello che tanti adulti dipingono concordi, guardando quel ragazzo tanto scontroso e strafottente. Una mela marcia, per dirla con due parole di cui la professoressa Delfrati fa un certo abuso. Mela marcia. Mela marcia. Mela marcia. A furia di sentirselo dire anche lo stesso Dario inizia a pensare di esserlo per davvero, e questo non aiuta certo a migliorare
Rita Ferri, Qualcunoconcuicorrere «Il sole fra le dita»
Il sole fra le dita racconta la storia di Dario e Andy, due ragazzi molto diversi ma allo stesso tempo molto simili. Dario ha sedici anni ed è un ragazzo denito da tutti “problematico” per il suo carattere difcile; sembra sempre arrabbiato con il mondo, forse a causa del padre che se n’è andato quando lui era molto piccolo. La sua professoressa lo chiama “mela marcia” e questo lo fa sempre arrabbiare molto. Un giorno, dopo che la professoressa lo chiama per l’ennesima volta
Silvia Sai, Galline volanti «Il sole fra le dita»
C’erano tutti gli ingredienti perfetti per creare un libro patetico e banale. Un ragazzino “difficile” di sedici anni, un padre assente, una madre debole, una scuola cristallizzata nelle sue rigidità educative, un’insegnante ottusa, un ragazzo disabile, un desiderio di ribellione. E invece, Gabriele Clima è riuscito a scrivere un romanzo – Il sole fra le dita – fresco, sincero, non scontato, intessendo una storia emozionante, divertente, profonda, vera e rispettosa. Termina
Angela Aniello, Interwine, "Il sole fra le dita"
A volte con gli occhi stretti e i pugni stretti la vita si trasforma in un ring, esattamente come il cuore: s'affatica, trema, sbatte, schizza. A volte anche i risolini e i nomignoli suonano già come una condanna: a non essere compresi abbastanza, ad essere "pre-giudicati" senza sapere, a fare "CRAAAAC!" perché c'è sempre una fregatura. E Dario lo sa fin troppo bene che le cose comunque non cambiano e che la vita non comincia da domani o... forse. Dario è il protagonista insi
Donatella Monego, «Il sole fra le dita»
Un premio Andersen "strameritato" per la capacità di Gabriele Clima di portarci a conoscere quell'aspetto della disabilità che la maggior parte di noi non riesce a vedere (o forse è meglio dire ... non vuole vedere) ma che ti travolge nel momento in cui inizi a conoscere Andy e che per tutte le pagine del libro ti fa dimenticare la sua disabilità. E' un libro importante, che andrebbe letto nelle classi, perché mette il lettore davanti a se stesso e al suo modo di rapportarsi