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  • Immagine del redattoreGabriele Clima

Monica Tappa, Zero14 «Io non ci sto. L'estate che divenni partigiana»



La prima cosa che ho pensato dopo aver letto la prima pagina di "Io non ci sto! L'estate che divenni partigiana" di Gabriele Clima è stata che le virgole danno il tempo e le "e" danno il ritmo. Io qualche virgola l'avrei risparmiata mi sono detta, ma poi mi son immaginata ragazzina di nove, dieci anni, immersa in una lettura autonoma. Le virgole aiutano a prendere fiato. A dare un senso. Sono le pause che la voce si dimentica, a volte, mentre gioca col fiato e rincorre - o ascolta - i pensieri. Sono più veloci della voce da sempre, i pensieri e lo scopri da grande, da più grande, che son così veloci che a volte si perdono, i pensieri. Usano le virgole invisibili. Ma sulla carta non si può. Quelle "e" che fanno da ponte ai pezzetti di frase e di pensieri, quelle 13 righe di incipit ti trasportano in un qualche luogo che non sai bene cosa sia, non lo riconosci ancora ma ti ricorda qualcosa di conosciuto. Lo capisci dopo, cos'era.


Ok, lo ammetto, mi aspettavo la solita vacanza da sbadiglio. Intendiamoci, il nonno è tanto carino, e mi piaceva un sacco venire qui quand’ero piccolina, perché c’era il verde, e il prato, e la terra per giocare. Ma adesso non sono più una bambina. Con la terra non ci gioco più. Che cosa pretende che faccia, mamma, io a Casaverde, per una settimana, senza internet, senza TV, con il cellulare che non prende neanche a pregarlo in greco antico?

Quel ritmo lì è quello che spesso hai sentito tu, ascoltando i tuoi pensieri, da ragazzetta che si accorgeva di non esser proprio più una bambina ma non aveva ancora il coraggio di dirlo ad alta voce, nemmeno di ammetterlo proprio a se stessa, anche se se lo ripeteva spesso, davanti agli atteggiamenti degli adulti che sembravano averla congelata in un anno che era passato, che non c'era più, che lei era cambiata, e non aveva altro modo che crescere e dimostrarlo, per crederci davvero e per farsi "vedere" davvero dagli adulti. Pensieri che un po' sbuffavano e un po' facevano casino eppoi si arruffavano tra loro. Che crescere è un casino anche in questo. A far fare ordine ai pensieri.


I luoghi di questa storia sanno di buono e d'estate. I personaggi ti pare di vederli, ti pare di averli incontrati anche tu. Ci sono tocchi di pura poesia, di grande tenerezza, di emozioni fonde in questi tratteggi. Mi piacciono i temi che si snodano lungo le pagine: dall'amicizia alle separazioni, dal bullismo alla disabilità, dalla memoria alla Resistenza. Di foto in bianco e nero che erano ragazzini e sono diventati ricordi e un po' rimorsi. Di pesi sul cuore. Ho trovato molto rispettoso nei confronti dei ragazzini e coraggioso da un punto di vista editoriale sfidare la pruderie di molti accennando anche alle emozioni forti che provano a quest'età, i ragazzini, con delicatezza, con pudore, ma senza giri di parole. Semplicemente.


Clima crea una struttura che si intreccia di immagini e azioni complementari e opposte che invece di annullarsi "a somma zero" fanno fare uno slancio alla storia, la mandano un po' più in là, e con la storia anche il pensiero fa un guizzo, ed è come se si svelasse un messaggio nascosto, un sentiero appena tracciato. Ed è come se si crescesse un po'. E oltre a ricordare che la storia si può ripetere emana riverberi di bellezza dove anche un barattolo di vetro può fare la differenza. E la fa eccome, tanto che adesso mi vien già da guardarli quasi con orgoglio e tenerezza (mannaggia a lui), i miei barattoli di vetro.


C'è molta attenzione, in questo libro. Ai termini, al linguaggio, alle pause, alle immagini. Una grande cura. E, mi vien da scrivere, un grande ma proprio grande rispetto per i lettori (e digli niente).


Eppoi stuzzica la curiosità ... Ci piazza lì un brano di Gramsci, una bicicletta di nome Alfonsina, una mossa a scacchi, i soprannomi dei Partigiani. Semina, Gabriele Clima. Piccoli semi di memoria, di bellezza e di Storia. Con leggerezza, con un sorriso. Chissà che cosa sboccerà...


 

IO NON CI STO. L'ESTATE CHE DIVENNI PARTIGIANA Mondadori Anno di pubblicazione: 2017 142 pp. Prezzo di copertina: 10 euro

Età di lettura: dai 9 anni


 

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