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  • Immagine del redattoreGabriele Clima

«I hate indifference!» Buon 25 aprile


Ecco, questo è lo spirito della giornata di oggi. Non un simbolo, non una bandiera, ma una voce che rifiuta, e che è così viva nei ragazzi, quelli di oggi, quelli che incontro di anno in anno nelle scuole, voce forte, voce chiara, adesso. Buon 25 aprile. Oggi, per tutti i giorni dell'anno.


(…) Il nonno fruga nella tasca del grembiule e poi mi porge le due mani unite, palmo contro palmo: dentro c’è la foto di Angelo, del suo Angelo, il suo compagno di scuola, di vita, di lotta partigiana. Mi ritraggo, quasi istintivamente. «No, nonno...» dico, «non posso.» Nonno sorride. «Sì che puoi. Anzi, devi. Voglio che la tenga tu, e che la guardi ogni tanto. Io sono vecchio e Angelo, lo vedi anche tu, è così giovane. Può dire molto più a te che non a me.»
 Mi sorride, e a me quasi tremano le mani mentre prendo quella foto. Sento le lacrime premere contro le palpebre. Ma non posso mettermi a frignare adesso, che figura ci faccio? Nonno mi abbraccia, e io ne approfitto per asciugarmi la guancia nella sua camicia. «Grazie» gli dico.
 «Grazie a te, bambina mia.» Salgo in macchina, mamma gira il volante e la macchina si muove, lentamente, scivolando verso valle. Guardo la collina, e Casaverde sempre più lontana. Eppure è come se un pezzetto di quel posto me lo stessi portando giù con me, adesso, con questa foto, questa qui che stringo fra le mani. La guardo, la volto... e dietro cosa trovo? La frase di Gramsci, quella che c’era sulla statua: «Odio chi non parteggia, odio gli indifferenti; l’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria». La scrittura è quella del nonno, sottile, tremolante. Ma la voce che la dice è ferma, chiara, cristallina. Ed è la mia.

Da 'Io non ci sto! L'estate che divenni partigiana', Mondadori. Qui con Daniela Grimaldi e i ragazzi della Scuola media Ettore Fieramosca di Barletta, con la loro maglietta strepitosa, potente, partigiana 'I HATE INDIFFERENCE'!



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