top of page
  • Immagine del redattoreGabriele Clima

Buon volo, Nino

Penso sia più importante che mai ragionare insieme ai ragazzi (ma non solo) su cosa è normale e cosa no, su cosa è giusto e cosa è sbagliato, sul senso di ciò che chiamiamo sostanza e il peso di ciò che chiamiamo apparenza. Sulle nostre certezze, in pratica, sui totem e i tabù che ogni giorno tracciamo anche senza saperlo…

Ecco perché questo libro farà discutere. Perché è una storia scomoda, che sfida alcuni di tabù, quasi incrollabili. Ed è una storia che ho voluto fortemente, non per abbattere quei tabù (la sfida non è abbatterli, è riconfigurarli), ma per aprire una via al pensiero critico, alla consapevolezza, alla responsabilità sociale che ogni scelta, ogni singola nostra scelta, comporta all’interno di una collettività.

Questo libro esce oggi. Oggi il mio Nino compirà il suo primo passo. E sono emozionato. Come un padre. Stasera si festeggia, perché come che sia, comunque andrà il viaggio che Nino sta per fare, io so che le sue sono ali forti.


«A volte penso a come mi sentivo. Sbagliata, colpevole, un errore della natura, come un uccello che non sa volare». Le sorrido. «I pinguini non sanno volare» le dico. «Perché hanno le ali sbagliate» risponde Grace sorridendo a sua volta. Ma è un sorriso che si spegne subito. «Ti ci fanno sentire, in questo modo, Nino. Un uccello con le ali sbagliate. E alla fine arrivi a crederci». Penso a come mi sento io, alle mie di ali, a come sono. «Io non so come sono le mie ali». Grace scuote la testa. «Nessuno lo sa, tesoro». Sorride. «Neanche i pinguini. Eppure eccoli lì, e nessuno dice niente». È vero, eccoli lì i pinguini, tranquilli, neanche sanno di non saper volare ma a loro non importa, sono lì. «E allora fai come i pinguini, Nino, fregatene, aprile, le tue ali, non credere a chi ti dice che sono sbagliate». «Sembra facile, detto così». «No, tesoro, è la cosa più difficile del mondo».

da 'Con le ali sbagliate', Edizioni Uovonero

Post

bottom of page