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HUGIN E MUNIN, I CORVI DI ODINO
Hugin e Munin, i corvi di Odino
– Così devono stare i corvi – disse Azzurra – liberi di andare e venire fra la terra e il cielo, fra gli uomini e gli dei. Altrimenti come farebbe il mondo a andare avanti?
(Alibel, La fine e il principio, pag. 117)
Due dei molti nomi del dio norreno Odino sono Hrafnaguð e Hrafnáss, che significano entrambi “dio corvo”. È a causa della loro associazione con Hugin e Munin che Odino viene chiamato così.
Questi uccelli, spesso raffigurati appollaiati sulle spalle di Odino, compaiono su spille, amuleti e placche per elmi risalenti al V-VII secolo. Sono visibili sulla croce di Thorwald che si trova nella parrocchia di Andreas nell’Isola di Man. Adornano anche l’arazzo di Oseberg, scoperto all’interno di una sepoltura di nave del IX secolo in Norvegia.
Le prove suggeriscono anche che i popoli di Danimarca, Svezia, Norvegia e Inghilterra imploravano Huginn e Muninn per ottenere potere e guida.
Hugin e Munin, simboleggiano la mente umana. Hugin il pensiero, Munin la memoria.
Questi grandi uccelli dall’aspetto sinistro hanno piume nere, becchi affilati e ali robuste. Sono in grado di volare per tutta Midgard in un solo giorno. Odino li ha dotati di abilità speciali, come capire gli uomini e parlare la lingua umana. Huginn e Muninn sono anche astuti e osservatori.
Questi uccelli non sono solo spie o messaggeri del dio supremo, ma anche suoi confidenti e consiglieri.
Il simbolo di Hugin e Munin è legato allo sciamanesimo per la capacità di Odino di inviare il suo “pensiero” (Hugin) e la sua “mente” (Munin) nel viaggio in trance degli sciamani. È anche legato allo stendardo norreno del corvo e al simbolismo generale del corvo presso i popoli germanici.
Questo spiega anche perché Odino teme che Hugin e Munin non tornino da lui. Ogni volta che un praticante di magia inviava una parte di sé (o, più comunemente, se stessa) in missione, c’era sempre il rischio che le parti si separassero l’una dall’altra, o che le ferite subite dall’emissario venissero inflitte anche al resto della persona che lo aveva inviato. Tali poteri magici non erano certo privi di pericoli, e anche un dio come Odino non ne era esente.
Nella mitologia norrena, Huginn e Muninn rappresentano non solo i corvi di Odino, ma anche il concetto di dualità.
Huginn deriva dal norreno antico e significa“pensiero“, mentre Muninn significa“mente” o“memoria“. In alcuni frammenti dell’Edda in prosa, Muninn è citato in un sostantivo comune per “corvo”, mentre Huginn è menzionato in un’espressione composta per “carogna”. I nomi di questi corvi sono modernamente anglicizzati come Hugin e Munin.
Questi corvi, messaggeri di Odino, volano ogni giorno per Midgard (il mondo) per raccogliere informazioni per il Dio supremo. Poiché Odino è orbo e smemorato, Huginn e Muninn compensano le suddette debolezze di Odino tenendolo ben informato. Huginn e Muninn sono spesso raffigurati seduti sulle spalle del dio, per portargli informazioni.
Óðinn aveva la responsabilità di scegliere la metà dei guerrieri uccisi in battaglia che sarebbero andati nell’aldilà di Valhöll (Valhalla). Si dice che presiedesse a Valhöll e a tutte le valchirie che sceglievano e si prendevano cura dei guerrieri uccisi in battaglia, conducendoli nel Valhalla e curandoli lì. Le valchirie sono spesso raffigurate con corvi o cigni. Un verso di un autore sconosciuto menziona il ruolo di Huginn e Muninn sul campo di battaglia: Huginn si occupava degli impiccati e Muninn dei morti in battaglia.
(fonte thecolor.it)